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LAVORAZIONE

Introduzione

Con questa sezione mostrerò brevemente il processo creativo che sta alla base della lavorazione delle Icone Sacre. Vedremo anche ciò che l’icona rappresenta, e ha rappresentato nella storia, sia a livello artistico che spirituale.
Le icone si dipingono miscelando delle terre colorate con un’emulsione formata da tuorlo d’uovo, vino ed essenza di lavanda che hanno una valenza simbolica.

I colori usati sono pigmenti naturali, cioè terre e pietre preziose tritate, per indicare che tutto ciò che c’è di più prezioso in natura viene messo a servizio delle immagini sacre rappresentate.

  • Il tuorlo d’uovo simboleggia la risurrezione di Gesù, che anticamente veniva paragonata al pulcino che spezza il guscio ed esce dall’uovo.
  • Il vino è simbolo del sacrificio, dove Gesù offre il vino dicendo che è il suo sangue.
  • L’essenza di lavanda simboleggia il profumo come ricordo dell’unzione (con un balsamo da 300 denari) di Maria Maddalena a Betania.
  • Il blu è il colore della trascendenza.
  • Il rosso è il simbolo dell’umanità.
  • Il verde è il colore della natura e della vegetazione.
  • Il bruno simboleggia ciò che è terrestre, umile, povero.
  • L’oro rappresenta la luce divina che trasfigura tutta la realtà.

Processo creativo

Taglio della tavola

Il primo passo consiste nel tagliare una tavola di legno delle dimensioni dell’icona. Poi sul retro della tavola vengono inseriti dei listelli di legno che impediranno nel tempo la curvatura dell’icona.

Scavatura

Il fronte della tavola viene scavato per circa mezzo centimetro con lo scalpello lasciando ai bordi una piccola cornice. Lo sbalzo interno, chiamato anche “culla” o “finestra”, delimita la realtà esterna, visibile ai nostri occhi, da quella interna del soggetto sacro che vi sarà rappresentato. E’ come una finestra sul mondo dell’invisibile a cui appartengono le immagini sacre delle icone.

Applicazione della tela

Sul legno viene incollata una tela mediante la colla di coniglio.

Multistrato e levigazione

Sulla tela si passano vari strati (fino a sette) di un particolare composto di gesso di Bologna. La superficie verrà quindi levigata per prepararla alla fase successiva del disegno.

Disegno e incisione

Sulla tavola viene riportato il disegno dell’icona, dopo se ne ripassano i tratti con un incisore.

Doratura

Si procede poi alla fase della doratura con la tecnica a guazzo, che prevede l’incollaggio della foglia d’oro su di un fondo precedentemente preparato con il bolo armeno.

Ricamatura e “assist”

I ricami d’oro sulle vesti dei personaggi sono eseguiti con la tecnica dell’assist, che attraverso dei finissimi tratti mette in risalto l’irradiamento e manifesta la gloria del personaggio.

Pittura

A pittura ultimata l’icona viene ricoperta da un olio di lino cotto, l’olifa, per proteggerlo dalle intemperie e dall’azione della luce nel tempo.